Questa vi avverto è un pò più lunga delle altre ma occorre.
Una cosa di cui dovrò per sempre essere grato alla Dott.ssa Oliveto è come mi abbia fatto capire l’importanza dell’attività fisica nella vita di un individuo.
Non solo durante una dieta per dimagrire, ma proprio come prassi quotidiana per il raggiungimento di un benessere psicofisico e se avrete la bontà di seguirmi in questo cammino lo capirete anche voi.
Bene devo fare attività fisica, ma la sola passeggiata mattutina non basta. Devo fare attività aerobica ed anaerobica.
Devo andare in palestra.
Si va be a 156 Kg io vado in palestra a fare figure di m…a con tutte quelle persone magre e con muscoli. E dai!!! Francesco ma sei impazzito. Sai che ridicolo, che imbarazzo.
E si ci ho combattuto per un mese con queste menate mentali. Che palle.
Ok si parte, andiamo. Faccio una ricerca su internet e trovo una palestra proprio vicino casa:
Il Club Culttto che guarda caso è nei locali di una delle più belle discoteche della mia giovinezza in cui ho dei bellissimi ricordi. Sarà stato un segno del destino!!!
Mi iscrivo, e dopo aver avuto tutte le spiegazioni del caso, ricevo la mia prima scheda. Si inizia con la Cyclette.
E vai a pedalare. Poi si passa ai pesi, sempre seguito e supervisionato da Luca che assieme ad Antonio (apparirà nella seconda fase della palestra) mi hanno praticamente seguito passo passo. Praticamente non riuscivo a sbagliare neanche un’esercizio, ogni movimento produceva il suo effetto.
Va bene ora per quelli che come me hanno il problemino è stata tosta. All’inizio per ogni esercizio era uno stress non tanto fisico ma quanto mentale. Vedersi allo specchio non era una delle cose più gratificanti. Allenarsi con il proprio vicino pieno di muscoli dava sconforto. Ma la responsabilità di cambiare le cose era solo ed esclusivamente mia. Occorreva andare avanti. Non è stata facile ne semplice, molti momenti di sconforto ed apatia, discontinuità e ripresa dell’attività.
Tutto questo ha pesato moltissimo su ciò che realizzai poi durante il Lockdown.
E tutto cambiò